Mercatini del '600 a Bassano Romano



L'appuntamento è per il mese di luglio, dove il borgo del centro della Bassa Tuscia diventa una sorta di museo vivente in cui gustare uno spaccato di vita seicentesca. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Pro Loco con il patrocinio della Provincia di Viterbo, del Comune di Bassano Romano e della Banca di Credito Cooperativo di Capranica e Bassano Romano, vuole essere, infatti, una rievocazione di una giornata di festa-mercato così come si svolgeva nel XVII secolo. Periodo, soprattutto nei primi decenni, molto florido grazie alle notevoli capacità amministrative e culturali di Vincenzo Giustiniani che seppe trasformare l’assonnato borgo in un centro di ragguardevole interesse culturale ed economico.

La famiglia Giustiniani arriva a Bassano nel 1595 dopo che Giuseppe Giustiniani, ricco banchiere di origine genovese, acquista l’intero feudo dalla famiglia Anguillara. Da quel momento inizia per il centro viterbese una trasformazione sostanziale e questo soprattutto grazie al Marchese Vincenzo Giustiniani, erede di Giuseppe, grande mecenate e ricco collezionista. E’ lui che provvede al restauro e abbellimento di Palazzo Giustiniani-Odescalchi, chiamando nella sua corte architetti e i più noti pittori del tempo. Fa costruire, inoltre, la chiesa di San Vincenzo Martire, oltre a fare un’oculata politica in campo agricolo. Ovviamente tutto questo fermento per gli abitanti di Bassano crea possibilità lavorative e quindi buoni salari. E il sintomo del benessere scaturiva con ricchi mercati e gioiose feste che si tenevano nella piazza del paese.



Ecco, che la comunita' Bassanese, da oltre dieci anni, fa rivivere quei momenti con una rappresentazione storica tutta ambientata nel caratteristico centro di Bassano, che per l’occasione assume una scenografia ancora più particolare. Figuranti in costume d’epoca danno vita al bel rapporto che esisteva tra la popolazione e l’amata famiglia Giustiniani. Attrazioni culturali e folcloristiche (teatro di strada, giochi popolari, carnevale seicentesco, mostre e concerti di musica barocca), locande dove si possono degustare i sapori della cucina rurale e qua e là piccoli mercati artigianali fanno vivere al turista una giornata di altri tempi.


Sulla piazza dominata dal palazzo Giustiniani-Odescalchi si incontrano numerosi artigiani e mercanti tra cui "lo speziale" , che vende vari prodotti di erboristeria, " il caciaro", che posizionato in un angolo della piazza prepara e vende ricotta calda, "il fruttarolo" col suo carretto ricco di verdura e frutti di stagione, "il maniscalco", che fa risuonare i suoi colpi di martello sui ferri di cavallo per tutta la piazza, "la cartomante", che rivela ai suoi clienti il futuro. Accanto a questi vi sono anche delle bancarelle di beneficenza che attraverso la vendita di prodotti lavorati a maglia, a uncinetto o dolci cercano di ricavare un'offerta da destinare a scopi umanitari. In fondo alla via Maria Giustiniani si aprono due piazzette una a sinistra e una a destra. Nella prima vi sono due locande, quella "del Gallo d'oro" dove si può degustare un bicchiere di vino locale accompagnato da un bel panino con la porchetta. Nell'altra invece si possono assaporare vivande locali come pizze fritte, minestra con fagioli, fagioli con cotiche, salsicce, ecc. Nella piazzetta di destra vi sono mercanti che vendono prodotti di antiquariato, artigianato e confezioni alimentari di produzione propria, come miele e formaggio.